sabato 10 agosto 2013

Sondaggi d'America/ 81 - Elezioni presidenziali 2016. I possibili candidati e le varie sfide in tutti gli stati Usa.

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Salve amici, rieccoci con la puntata numero 81 dei Sondaggi d'America.

Prima di cominciare a trattare delle Elezioni presidenziali del 2016, una piccola partentesi sul voto di Giugno in Massachusetts, per scegliere il successore di John Kerry al Senato. Come da noi ampiamente pronosticato, il vincitore è stato Ed Markey, che ha battuto per 54,8% a 44,8% il candidato repubblicano Gabriel Gomez. Per Richard Heos (TVP) lo 0,4%.

Avevamo pronosticato Markey vincente con il 55,2% contro il 44,7% di Gomez e lo 0,1% di Heos. L'errore complessivo sarebbe di 0,8 punti, ma dobbiamo ricordare che quasi tutte le case sondaggistiche americane arrotondano i propri numeri, senza lasciare i decimali. Quindi se arrotondiamo anche la nostra previsione sarebbe 55% a 45% per Markey, gli stessi numeri del voto finale (55,2% si arrotonda a 55%, 44,7% si arrotonda a 45%.

Ora trattiamo delle elezioni presidenziali del 2016, cominciando con l'elencare i possibili candidati per entrambe le parti, distinguendo i vari favoriti nelle primarie.


Cominciamo dai democratici.

La favorita numero uno per eccellenza è Hillary Clinton, ex Segretario di Stato di Barack Obama, già candidata alle primarie del 2008, Senatrice per lo stato di New York e First Lady dell'ex presidente Bill Clinton. L'unico dubbio è: si candiderà? Se si candiderà sarà lei molto propabilmente a vincere la nomination democratica, sia contro il vicepresidente Joe Biden sia contro altri possibili candidati. I sondaggi usciti finora su alcuni stati (Florida, Iowa, Maryland, Massachusetts, Minnesota, Montana, New Hampshire, New Jersey, South Carolina, Texas, Virginia e Wisconsin) la danno sempre in testa, con percentuali strabilianti (molto spesso sopra il 60%).
Il secondo favorito, primo se non dovesse correre la Clinton, è Joe Biden, attuale vicepresidente degli Stati Uniti ed ex senatore per il Delaware. Nei sondaggi realizzati finora, contro la Clinton si ritroverebbe secondo in quasi tutti gli stati, mentre in caso di rinuncia della ex First Lady, si troverebbe primo nei tutti gli stati elencati sopra, eccetto il Montana, dove a primeggiare sarebbe l'ex governatore Brian Schweitzer, che nei giorni scorsi ha annunciato di non correre per il Senato, segnale visto da molti come il non voler correre anche nel 2016.
Altro favorito, che sarebbe primo nel caso in cui Clinton e Biden non corressero (cosa molto impropabile), è il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo. Sarebbe primo in Florida, New Hampshire, New Jersey e South Carolina, mentre combatterebbe per la prima posizione in Iowa con Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts che potrebbe insidiarlo anche in Florida e New Hampshire.
Ultimo papabile è il governatore del Maryland Martin O'Malley, che potrebbe ambire alla vittoria nel suo home-state e per buoni piazzamenti negli altri stati.

Passiamo ora in campo repubblicano.

E' difficile dire con certezza chi sia il favorito per eccellenza, ma possiamo cominciare con Chris Christie, governatore del New Jersey che cercherà in Novembre la rielezione (quasi sicura), che attualmente è in testa in New Hampshire, New Jersey e Pennsylvania. Potremmo elencare anche altri stati in cui potrebbe insidiare altri candidati, idem per gli altri ma quasi sempre in questi sondaggi (realizzati su Alaska, Florida, Iowa, Kentucky, Louisiana, Michigan, Montana, New Hampshire, New Jersey, North Carolina, Pennsylvania, Texas, Virginia, Wisconsin e Wyoming) tutti i candidati si trovano o al di sotto del 20% o in quota 20%, con casi molto rari (trattasi di home-states dei vari papabili) in cui si troverebbe una maggioranza certa.
Lo stesso Christie nei giorni scorsi ha avuto uno scontro con un altro possibile candidato, il senatore del Kentucky Rand Paul (figlio di Ron Paul), che per molti ha aperto i giochi delle primarie.
Paul sarebbe in testa in Kentucky, Michigan, Montana e Wyoming mentre potrebbe pattagliare con Marco Rubio, senatore della Florida, per lo stato dell'Iowa. Rubio sarebbe primo in Louisiana e North Carolina mentre potrebbe combattere per il proprio home-state con Jeb Bush, fratello dell'ex presidente George W. Bush ed ex governatore proprio della Florida. Bush sarebbe in testa di un punto (30% a 29%).
Il congressman del Wisconsin ed ex running-mate di Mitt Romney, Paul Ryan, sarebbe inanzitutto in testa nel suo stato e potrebbe battagliare per Iowa e Wyoming. Nello stato del Wisconsin potrebbe essere competitivo anche il governatore Scott Walker, sempre se deciderà di correre per la presidenza.
Il Governatore della Louisiana Bobby Jindal potrebbe essere competitivo nel suo home-state, mentre il senatore del Texas Ted Cruz, oltre a vincere il proprio stato potrebbe inserirsi in posizione interessante in altre dispute per altri stati. Quindi tutto sommato un favorito certo non c'è, anche se però un dato è evidente: l'unico che potrebbe impensierire la Clinton e vincere bene con Biden sarebbe Chris Christie.


Passiamo ora all'ultima parte del nostro post, riguardante le elezioni presidenziali, cioè le sfide dirette tra democratici e repubblicani. I sondaggi fin ora pubblicati riguardano gli stati di Alaska, Colorado, Florida, Georgia, Iowa, Kansas, Kentucky, Louisiana, Michigan, Minnesota, Montana, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Texas, Virginia, Wisconsin e Wyoming.
Per ogni stato prenderemo in considerazione l'ultimo sondaggio disponibile.

Alaska. Quasi tutti i repubblicani favoriti contro la Clinton. Infatti tutti i candidati testati (Christie, Bush, Paul, Rubio e Ryan) vincerebbero con distacchi che vanno dagli 8 punti (Christie) al punto percentuale (Ryan). L'unico repubblicano a perdere contro la Clinton sarebbe proprio l'ex governatore di casa, cioè Sarah Palin, che accuserebbe dalla Clinton ben 9 punti di distacco.

Colorado. Considerando l'ultimo sondaggio emerge che il Colorado si confermerebbe un vero e proprio swing state, considerando le sfide contro la Clinton. Christie vincerebbe contro la Clinton di 3 punti mentre Rubio la batterebbe di uno. Discorso diverso per le sfide contro Biden. Infatti Christie lo batterebbe di 16 punti, mentre Rubio di 13.

Florida. La Clinton batterebbe due beniamini repubblicani di questo stato. Trattasi di Jeb Bush (perderebbe di 7 punti) e di Marco Rubio (perderebbe di ben 12 punti). Discorso anche qui diverso con il vicepresidente Biden, che si vedrebbe superare da entrambi. Superato da Bush di 4 punti, da Rubio di 2.

Georgia. Qui si conferma il concetto che l'unico repubblicano in grado di impensierire la Clinton sarebbe Christie. Il governatore del New Jersey la batterebbe di 2 punti, mentre con Jeb Bush la sfida finirebbe in parità. Clinton vincente con tutti gli altri, con distacchi che vanno dai 3 punti su Ryan ai 13 sulla Palin.

Iowa. Contro la Clinton, Chris Christie finirebbe la sfida in parità mentre il governatore del Wisconsin Scott Walker perderebbe di 7 punti. Anche qui discorso diverso con Biden, con Christie vincente di ben 17 punti e Walker di 3.

Kansas. Qui repubblicani favoriti contro la Clinton, anche se il distacco non è abissale. Ryan vincerebbe di 7 punti, Rubio di 5.

Kentucky. Se la Clinton dovrebbe candidarsi, questo stato potrebbe entrare nella colonnina dei toss-up. L'ex segretario di Stato batterebbe Rubio di 6 punti, mentre finirebbe in parità con il senatore di questo stato, Rand Paul.

Louisiana. Stesso discorso del Kentucky. L'unico a fare meglio sarebbe Ryan, finendo in parità mentre la Clinton batterebbe il governatore Jindal e Marco Rubio di 3 punti.

Michigan. Clinton favorita in ogni caso. Batterebbe Paul di 20 punti, Rubio di 17 e Bush di 14 mentre l'unico ad impensierirla sarebbe proprio Chris Christie, che si trova staccato dalla Clinton di 6 punti percentuali.

Minnesota. Clinton batterebbe Rubio di 13 punti, distacco di 6 punti con Christie. La senatrice Amy Klobuchar batterebbe Christie di soli 3 punti e Rubio di 12.

Montana. Christie qui supererebbe la Clinton di 5 punti, mentre Bush chiuderebbe in parità. Discorso diverso con Brian Schweitzer, ex governatore di questo stato , che batterebbe Bush di 7 punti e Christie di 1.

New Hampshire. Nel più piccolo degli swing-state, Rubio perderebbe di oltre 11 punti con la Clinton, mentre Christie accuserebbe un distacco di quasi 5 punti.

New Jersey. Il governatore di questo stato, Chris Christie, perderebbe contro la Clinton di 11 punti ma in caso di corsa di Joe Biden, potrebbe far tornare rosso questo stato, con un distacco di ben 11 punti percentuali.

New York. Distacco abissale per Christie contro la Clinton, ben 27 punti, mentre accuserebbe solo 8 punti in caso di sfida con il governatore Andrew Cuomo.

North Carolina. Clinton batterebbe Paul di 12 punti, Rubio di 7.

Ohio. Clinton vincente contro Rand Paul di 3 punti, mentre finirebbe in parità con Chris Christie. Lo stesso Christie batterebbe Biden di 18 punti percentuali, Rand Paul di 9.

Pennsylvania. Testati Rand Paul e l'ex senatore di questo stato, Rick Santorum. Con la Clinton quest'ultimo perderebbe di 17 punti, Rand Paul di 15. Distacchi minori con Joe Biden. Paul perderebbe di 4, Santorum di 7 punti percentuali.

Texas. Tutti i repubblicani vincenti con la Clinton (Christie di 9, Ted Cruz di 5, Bush di 3) mentre il governatore Rick Perry perderebbe di 4 punti.

Virginia. Anche qui si conferma il "fattore Christie". Clinton vincente con lui di 5 punti, mentre con Paul lo sarebbe di ben 14. Con Biden invece, Paul perderebbe di 7 punti mentre Christie vincerebbe di ben 8 punti percentuali.

Wisconsin. Hillary Clinton vincente con tutti, con distacchi variabili dai 16 punti di Rubio ai 6,5 di Christie e i 5 del congressman Paul Ryan.

Wyoming. Tutti i repubblicani vincenti con la Clinton. Distacco più alto i 28 punti di Christie, più basso i 24 di Rubio.


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