venerdì 25 maggio 2012

Elezioni Parlamentari in Francia del 10 e 17 Giugno 2012: uno sguardo approfondito


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Il sistema elettorale: doppio turno alla francese

Il sistema elettorale francese prevede 577 circoscrizioni elettorali in ciascuna delle quali viene eletto un deputato. Al primo turno per essere eletti occorre prendere la metà più 1 dei voti ed almeno il 25% degli iscritti alle liste elettorali. Se nessun candidato riesce ad essere eletto al primo turno vanno al ballottaggio i primi 2 candidati più votati più quelli che hanno ottenuto almeno il 12,5% degli iscritti alle liste elettorali.
I collegi sono stati ridisegnati per consentire l’elezione di 11 deputati per i francesi residenti all’estero e comprendono 539 collegi in Francia e 27 nei territori d’Oltremare.


Dati di partenza: dai pronostici di inizio anno ai dati delle Presidenziali

Prima delle Presidenziali gli analisti di Le Monde prevedevano la seguente situazione:



Proiettando il dato delle presidenziali nei 577 collegi emerge un quadro molto incerto con un leggero favore per la Gauche. In particolare la Gauche otterrebbe 205 seggi sicuri (margine >10%), in 48 sarebbe favorita (margine tra il 5% ed il 10%) e leggermente in vantaggio in 80 (margine tra 0% e 5%) mentre l’UMP ed alleati otterrebbero 121 seggi sicuri (margine >10%), in 51 sarebbero favorita (margine tra il 5% ed il 10%) e leggermente in vantaggi in 73 (margine tra 0% e 5%).







Le chiavi delle politiche
A determinare il risultato finale delle elezioni saranno alcuni fattori che vado ad illustrare
1) Effetto “trascinamento”: il presidente appena eletto generalmente gode nelle successive politiche di un effetto trascinamento che favorisce il suo partito e la sua coalizione.
Anche lo sgonfiamento del MoDem, il terzo polo alla Francese potrebbe aiutare questa tendenza.
2) Effetto “triangolo”: sono le sfide che vedranno contrapposti candidati della gauche, dell’UMP e del FN. Se il successo di Marine Le Pen dovesse almeno in parte essere confermato alle politiche molti candidati del FN andrebbero in ballottaggio indebolendo il candidato UMP.
Proiettando i voti persi da Marine Le Pen alle Presidenziali sulle Legislative il FN potrebbe accedere al secondo turno nei 350 collegi in cui ha superato il 12,5% degli iscritti alle liste elettorali. Considerando però il fisiologico calo dell’affluenza ed in minor richiamo dei candidati locali del FN rispetto alla leader , rimangono comunque 247 i collegi in cui è stata superata la soglia del 15% degli iscritti alle liste elettorali e di questi addirittura in 161 è stata superata quota 17,5 degli iscritti alle liste elettorali e in 59 la soglia del 20%.
Infine sottolineo il fatto che nei collegi estremamente marginali, ovvero con differenza minore del 5% tra Hollande e Sarkozy al ballottaggio in 119 Marine Le Pen aveva superato il 12,5 degli iscritti alle liste elettorali, in 85 in 15%, in 52 il 17,5% ed il 16 il 20%.



Non è da escludere che a questa tornata il FN riesca ad eleggere qualche deputato.



3) Effetto “tafazzi”: sono le sfide in cui la Gauche divisa rischia di non accedere al ballottaggio, ovvero di perder prima di giocare la partita decisiva del secondo turno.
Considerando i dati delle Presidenziali il PS è arrivato 3° in 70 collegi concentrati nelle regioni dell’Est e del Sud-Est, per il dettaglio si può guardare l’ultima colonna della tabella. Con il fisiologico abbassamento della affluenza previsto per le legislative il partito del nuovo Presidente da solo difficilmente potrà raggiungere il 12,5% degli iscritti alle liste elettorali. Inoltre esiste anche un altro aspetto, se EELV e FDG al primo turno non raggiungessero un adeguato numero di ballottaggi potrebbe crearsi un sentimento di risentimento verso il PS che potrebbe causare astensione al secondo turno.



I campi di battaglia
Le Regioni che determineranno il risultato finale delle elezioni sano quelle con il maggior numero di collegi in bilico. Concentrandosi sui collegi marginali, ovvero con differenza minore del 5% tra Hollande e Sarkozy al ballottaggio essi risultano essere 80 leggermente a favore del socialista e 73 leggermente a favore dell’ex presidente, quindi un totale di 153 pari al 26,5% del totale.
Quindi i campi di battaglia saranno:
1)      Alta Normandia con 6 collegi marginali su 15 pari al 40% del totale e con una discreta possibilità di triangoli con FN.
2)      Paesi della Loira con 13 collegi marginali su 30 pari al 43% del totale
3)      Borgogna con 9 collegi marginali su 15 pari al 60% del totale e con una discreta possibilità di triangoli con FN.
4)      Fancia-Contea con 8 collegi marginali su 12 pari al 67% del totale e con una elevata probabilità di triangoli con FN.
5)      Linguadoca-Rossiglione con 11 collegi marginali su 23 pari al 48% del totale e con una elevata probabilità di triangoli con FN.
6)      Centro con 10 collegi marginali su 23 pari al 44% del totale
7)      Grande Corona con 17 collegi marginali su 43 pari al 40% del totale e con una piccola possibilità di triangoli con FN.
Per il resto la situazione prevede una netta prevalenza della Gauche nelle seguenti regioni: Nord-Passo di Calais, Bretagna, Piccardia, Aquitania, Midi-Pirenei, Alvernia, Parigi e nei dipartimenti della Piccola Corona, per intenderci la vecchia e gloriosa cintura rossa parigina, oltre che nei Territori D’Oltremare.
La Droite dovrebbe invece prevalere nelle regioni Champagne-Ardenne, Lorena, Alsazia, Rodano-Alpi, Provenza-Alpi-Costa-Azzurra e Corsica e tra i Francesi residenti all’estero.


Actarus
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