venerdì 27 maggio 2011

Il "concertone" pro-Moratti: cronaca di un flop


Flop, disastro, debacle, Caporetto: ci sono molti modi per descrivere quello che è stato il concerto di chiusura della campagna elettorale di Letizia Moratti ieri sera.
 Di certo il balletto dei numeri qui può risultare illuminante e particolarmente spassoso: gli organizzatori al Corriere parlano di 40000 spettatori in piazza, la questura valuta invece in 5000 le presenze. Alla fine  l'inviato del Corriere alla fine valutando in un mesto 1000-1500 persone. E secondo me, guardando le immagini, peccava pure di ottimismo.


Ma andiamo per ordine in questa giornata che rimarrà negli annali dei concerti elettorali flop.
Già in giornata l'atmosfera non si era messa bene per la Brichetto Arnaboldi. Le corse clandestine di Formula 1 non davano buone notizie e lei già parlava da ex sindaco di Milano con dichiarazioni ai giornalisti quali "Milanesi mai cuntent" e "Una certa campagna elettorale mi ha danneggiata". Insomma tira una brutta aria quando in piazza comincia il "concertone". 

Le immagini dell'ottimo Corriere.tv che ci ha permesso di seguire questa chicca, altrimenti consegnata all'oblio per i non milanesi, mostrano una piazza praticamente vuota con un raccogliticcio gruppo di fans davanti ad un palco con le due ali chiuse in modo da tenere tutti ben ammassati al centro a favore di telecamera.

Erano le 20.30 e suonavano dei gruppi emergenti. Mi son detto "Beh la gente arriverà giustamente dopo coi big e con la Moratti". Pia illusione.

Ho come l'impressione che quelli lì in piazza siano giusto i figuranti fatti arrivare e pagati dal resto d'Italia dal PdL come segnalato da La Repubblica. Mentre ancora questi gruppi musicali sconosciuti
cercano di intrattenere come possono un distratto pubblico che passeggia amabilmente e senza calca a pochi passi dal palco.... arrivano le prime agenzie bomba "Gigi D'Alessio questa sera non ci sarà".
Libero parte in una spettacolare operazione sciacallaggio con un articolo in cui se la prende con le minacce terroristiche della Sinistra ironizzando sui valori "democratici". Altra figuraccia per il giornalista di Libero che non si è degnato di leggere il comunicato ufficiale di Gigi D'Alessio in cui si fa esplicito riferimento a
minacce provenienti da leghisti e ambienti della Lega Nord (benchè subito smentite da Salvini).
 Quelli di Il Giornale subodorano il pericolo di svarioni e fanno un articolo breve e asettico. A fine serata Libero avrà cambiato il suo articolo ma rende bene l'umore del pdl in piazza.

C'è aria di smobilitazione, la gente si è arresa, c'è molto nervosismo quasi si spera che ci sia un incidente per poter recriminare e far vittimismo. Poche le bandiere, domina una calma surreale tra il pubblico. I cantanti sul palco sono al più dilettanti senza nome che si arrabattano come possono ma si vede lontano un miglio che sono buoni giusto per una sagra paesana o per un concertino tra studentelli.
Non paiono neppure artisti professionisti (e magari alcuni non lo sono in effetti)

La gente è pochissima e il concerto si trascina stancamente avanti. Cala il buio. La Moratti non si fa vedere.... arrivano le 22 ed eccola finalmente entrare in scena!

Considerando la situazione tragicomica del "concerto" bisogna riconoscerle un certo coraggio.
Mentre passa tra i fans (pochi) c'è una colonna sonora celtica epicheggiante che rende quasi surreale la passerella. Ancora qualche minuto e per le 22.15 eccola sul palco e comincia l'abisso. La Moratti spalleggiata da Formigoni e Zanicchi prende la parola. Si lascia andare ad un commosso appello ai presenti, ripete "Grazie, grazie, grazie!" a più non posso, ha un viso contorto in un sorriso forzatissimo sembra a metà tra una crisi di nervi e di pianto. Più che un appello per caricare i "suoi" alla pugna dell'urna pare un sentito discorso di commiato per un ormai ex sindaco che saluta commosso i suoi. Demoralizzante.

Formigoni che col suo fiuto politico deve avere capito l'effetto pessimo delle parole della Moratti prende la parola e con energia cerca di scrollare i presenti. Ha un tono forte e li invita all'ottimismo e alla carica per il voto finale. Fa quel che può per raddrizzare una situazione tragicomica.

Ed ecco la Zanicchi (che ricordo con affetto da Ok il prezzo è giusto ma come politica non ho mai sopportato). Lei al contrario pare spiritata. Tenendo in vista il suo gesso alla mano (un incidente?) prende il microfono e su di giri arringa la folla. Urla e strepita cercando di scaldare una gelida platea.

Nonostante avesse detto che non avrebbe cantato si gioca la carta finale e prova a intonare O mia bela madunina. La folla è silente. Prova a incitare la Moratti a seguirla a cantare. Viene fuori un duetto biasciacato penoso. Cineteca del Trash.

La Zanicchi ormai allo sbaraglio cerca il colpo di coda disperato "Chi di voi è milanese da 2 generazioni?" chiede al pubblico. Pochissimi alzano la mano. Silenzio imbarazzatissimo sul palco. Io ormai me la rido di gusto.
La Zanicchi disperata cerca di salvarsi in corner "eh ma chi si sente milanese è milanese dai!".
Forse resasi conto che in piazza ci sono più meridionali che milanesi prova la furbata "ora cantiamo O Sole Mio e magari dopo facciamo la tarantella napoletana". La piazza si infiamma per un attimo. Risate.
Formigoni a microfono aperto si lascia rubare uno sconsolato ".... questi aspettano solo o Sole Mio..."
Un disastro padano.


La Zanicchi cerca senza base di tirare avanti la carretta e coinvolgere Moratti e Formigoni. Una roba imbarazzante anche solo da vedere. Cantano o Sole Mio.

Tra il pubblico ormai spazientito si deve essere sparsa la voce che Gigi D'Alessio non ci sarà. Cominciano i primi fischi e urla di contestazione. Che presto diverranno una valanga. Per le 22.30 i fischi e le contestazioni si fanno assordanti. Il pubblico urla "VOGLIAMO GIGI D'ALESSIOOOOO!" e "NIENTE GIGI! NIENTE VOTO!". I papaveri del PdL forse capiscono che portare figuranti dal sud non è stata una grande idea.

Provano a cantare i Queen sul palco per salvare il salvabile. Ma le grida "Gigi! Gigi! Gigi!" continuano impietose assieme ai fischi. Concerto autogol.
Mentre due giovani declamano sul palco un siparietto radical chic sulla milanesità le contestazioni continuano a momenti pare possa scoppiare una rissa.
Parte un balletto di una compagnia di danza. Sembra di stare alla sagra di un piccolo paese di provincia con il saggio della scuola di danza. Ma la gente non ne vuole sapere è imbufalita alcuni urlano anche "Pisapia! Pisapia! Pisapia!" e "Niente Gigi! Niente Voto!" immagino con che felicità per la Moratti.

Parte della musica da discoteca in un mix di generi totale ormai. Sembra di vedere la Tv Kazakha. Arriva in fine a cantare pop pure una giovane signorina scosciatissima. Probabilmente il momento migliore della serata. I suoi pantaloncini ascellari e le sue cosce sode rimarranno a lungo stampati nella memoria dei presenti e magari qualche voto lo vale pure. Scommetto che la Moratti in quel momento stava mentalmente strozzando Red Ronnie. Forse una serata Karaoke a casa del figlio nella bat caverna era una idea migliore di questo spettacolino trash.

Alle 23 sale Red Ronnie, doppiato da Bossi, sul palco. Al telefono ha Gigi D'Alessio e alla buona improvvisa una conversazione a beneficio del pubblico portando il microfono sul telefonino. Fischi, urla, "Pisapia! Pisapia!" dal pubblico. Apoteosi del trash.
Gigi si giustifica come può dice che i messaggi su Facebook lo hanno "destabilizzato". Accorata difesa di Red Ronnie e Gigi... parto Buuuu, fischi e insulti dal pubblico. Una scena ridicola.

La Russa subito dopo interviene sul palco e disperato promette "Se vince la Moratti prometto per la prossima settimana a Milano un concerto con Gigi D'Alessio e Van de Sfross". Cosa non si fa per quattro voti. E' disperato. La gente in coro inneggia a Pisapia.

Fischiano anche il Va Pensiero. Nemmeno al "Viva l'Italia!" dal palco il pubblico reagisce positivamente. Solo fischi: sono incazzati come delle biscie. E' il momento della filarmonica di Milano. Mi stringe il cuore vedere quei professionisti prestarsi a questo spettacolo trash. Sono sommersi da urla e fischi. Tristezza. I fan pidiellini evidentemente non capiscono la musica classica. Una cacofonia assurda in piazza. Soffro.

Salta la diretta da Corriere.tv che forse pietosamente ha deciso di stendere un velo pietoso sull'evento. Per 10 minuti il Corriere ripropone in loop la telefonata di Ronnie.

Alle 23.30 ritorna al diretta con un impropero colorito carpito all'inviato. L'inviato del Corriere si lascia sfuggire "Quelle più arrabbiate se ne sono andate via" prova a intervistare una ragazza dal pubblico. Tragico Errore

La bionda esagitata urla al microfono in diretta nazionale "eeeeeh manca Gigggiiiiii! Manca la persona più importanteeeeee!!!! E' una serata di Merda!!!!"
Perfetto riassunto della serata. L'inviato decide che è le interviste non sono una buona idea.

Il concerto prosegue davanti ad uno sparuto numero di persone. Kid Creole canta.
Voci fuori campo confermano "io la chiuderei qui.... lo chiderei a Formigoni ma ormai è tardi e non c'è più nessuno..." sono le 23.37. L'inviato azzarda la presenza di un migliaio di persone. Leggendario flop. Imbarazzante.
A mezzanotte meno un quarto il Corriere.tv mossa umana pietà per il PdL stacca la diretta nazionale col concerto ancora in corso

Balbo
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