domenica 23 gennaio 2011

L'ora delle primarie: Bologna e Napoli

BOLOGNA: si vota dalle 8 alle 22 in cinquanta seggi organizzati nei circoli arci e del pd cittadino,250 gli scrutinatori mobilitati,400000 i volantini distribuiti porta a porta nei giorni scorsi, almeno 25000 l’affluenza minima per considerare un successo la consultazione: sono solo alcuni dei numeri di queste primarie bolognesi, in cui si affrontano tre candidati dopo le dimissioni del sindaco Delbono e il conseguente commissariamento;


VIRGINIO MEROLA, ex assessore all’urbanistica della giunta Cofferati e attuale presidente del consiglio provinciale, è il candidato ufficiale del pd, dopo l’attacco ischemico che ha costretto al ritiro il superfavorito Maurizio Cevenini; Merola è appoggiato da tutti i maggiorenti del partito, dall’idv di Grillini, dal rettore dell’università Dionigi, dal presidente di Unipol Stefanini, dal segretario della Cisl Alberani e dalle Acli, ma deve cancellare l’immagine di uomo troppo vicino alla vecchia amministrazione dell’ex segretario della Cgil.

AMELIA FRASCAROLI è la grande sorpresa di queste primarie; ex-dirigente della Caritas, appoggiata da un vasto arco di forze politiche e personalità civiche che vanno da Vendola, al segretario della Fiom Papignani fino a Flavia Prodi e agli ex-ulivisti del pd, la Frascaroli è partita con grande anticipo quattro mesi fa con una campagna di ascolto svolta direttamente a casa sua e un programma con parole d’ordine chiare, come pane, lavoro, ecologia e diritti. I suoi detrattori le rimproverano una scarsa esperienza amministrativa, lei che di fatto è stata solo consigliera comunale eletta come indipendente nelle liste del pd.

BENEDETTO ZACCHIROLI è l’outsider della corsa; anche lui assessore con Cofferati, si candida come indipendente e ha incontrato molte simpatie ottenendo pure l’endorsement del cantautore Lucio Dalla. Ha fatto scalpore il suo recente outing, proprio durante la campagna elettorale. Le sue speranze tuttavia sono davvero molto residuali.
Il Comitato Primarie ha comunicato che l'affluenza alle ore 12 alle elezioni primarie del candidato sindaco per la coalizione di centro sinistra è stata pari a 9.892 persone. Nel 2008 avevano votato in tutto poco meno di 25.000 persone e dunque il risultato viene considerato piuttosto buono, visto che si può votare fino alle 22, e visto che c'erano timori per una scarsa affluenza alle urne. Ai seggi non ci sono state code particolari, ma si è registrato un certo viavai. Tra i votanti anche Romano Prodi e la moglie Flavia.

Un recente sondaggio commissionato dal pd vedeva Merola avanti del 5% circa sulla Frascaroli, ma voci ben informate provenienti dal partito sussurrano che progressivamente questa forbice si sia assottigliata fino a raggiungere il 2%, quindi nel margine di errore statistico. Si preannuncia un testa a testa appassionante. I primi risultati ufficiali si attendono per la mezzanotte.

Testa a testa rilevato anche da Gigi Bi e dai suoi studi sui Google Trends. Ecco qui l'andamento dei due candidati principali


Merola in leggero vantaggio, quindi, ma il distacco non è elevatissimo e la partita è apertissima. Dipenderà molto anche da quanta gente verrà mobilitata da questo voto. Se votano solo i militanti, Merola ha già vinto.

NAPOLI: nella città ferita dal caos monnezza, oggi la Iervolino cede definitivamente la mano ad uno dei quattro aspiranti candidati, che dovranno raccogliere un’eredità molto pesante;

UMBERTO RANIERI, responsabile mezzogiorno del pd, viene dall’ala migliorista del vecchio pci ed è stato più volte sottosegretario agli esteri nei governi di Romano Prodi; vicino al presidente della repubblica Giorgio Napolitano, viene considerato il grande favorito di questa consultazione. Il terzo polo potrebbe convergere su di lui in caso di ballottaggio.

ANDREA COZZOLINO, europarlamentare, viene considerato da tutti l’erede dell’ex governatore Antonio Bassolino, che pare si stia spendendo molto per lui; uomo da oltre 100000 preferenze alle scorse europee, si è candidato al fotofinish, ma parte comunque ben piazzato nella corsa di stasera.

LIBERO MANCUSO, è il grande outsider di queste primarie; magistrato antiterrorismo, per oltre vent’anni ha lavorato a Bologna, ma oggi torna nella sua città, appoggiato dal governatore pugliese Nichi Vendola, che attraverso la sua candidatura vuole consolidare la sua leadership nazionale. Si è mosso anche lui piuttosto tardi, ma potrebbe ottenere un buon successo personale.

NICOLA ODDATI, assessore uscente alla cultura, anche lui bassoliniano di ferro, è stato il responsabile del grande successo del forum internazionale delle culture svoltosi a Napoli recentemente, ma le sue chances di vincere le primarie sono molto ridotte. Troppo forte il suo legame con la disastrosa amministrazione uscente.

Qui l’unico sondaggio commissionato un paio di mesi fa dava Ranieri in vantaggio di quasi il 7%, tallonato da Mancuso, ma doveva ancora scendere pesantemente in campo Bassolino e la sua macchina elettorale, che suggerisce molta cautela, anche se con una certa sicurezza possiamo dire che sarà Ranieri ad uscire vincitore dalla contesa.
 Qui, però, la competizione sembra non essere proprio pulita.

Julio, con la collaborazione di Gigi Bi

UPDATE: L'affluenza delle 18 alle Primarie del Centrosinistra a Bologna è di 22.414 votanti. Superiore alle aspettative. Voto d'opinione in atto?
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