sabato 24 luglio 2010

Le nuove stelle della politica italiana - Dorina Bianchi


Medico, deputato, mamma ma soprattutto una donna orgogliosa delle proprie radici, fortemente determinata a migliorare il futuro della sua Calabria. La protagonista in questione è Dorina Bianchi, nata a Crotone il 3 Giugno 1966. Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e chirurgia, esercita la professione di neuroradiologa presso l’ospedale di Cosenza. Ma fin da giovane la sua vera passione si chiama politica. Così nel 2001 si candida nel collegio uninominale della sua città natale per la Casa delle Libertà in occasione delle elezioni politiche. L’aspirante parlamentare, in quota Ccd, viene eletta alla Camera dei deputati, riuscendo a superare per una manciata di voti il centrosinistra in un collegio da sempre difficile per il centrodestra. Dopo aver aderito ufficialmente all’Udc, nel corso della legislatura è la relatrice della legge 40 sulla procreazione assistita, motivando così la sua battaglia finalizzata all’approvazione di “un provvedimento molto delicato che mi ha vista impegnata in prima linea a difesa della donna per colmare l’allarmante vuoto legislativo che permetteva di effettuare qualsiasi tecnica di riproduzione assistita a scapito soprattutto delle donne, spesso sottoposte a trattamenti aggressivi e sovente seguiti da delusioni e fallimenti”. Segretario d’aula e componente della commissione Cultura, scienze ed istruzione, la deputata centrista diventa uno dei principali protagonisti della campagna astensionista in occasione dei referendum abrogativi del 2005. Membro della commissione Trasporti e della commissione Agricoltura nonché della commissione Affari sociali, assume inoltre l’incarico di vicepresidente dell’Osservatorio per il turismo. La scarsa attenzione dell’esecutivo Berlusconi verso il Mezzogiorno è all’origine del progressivo allentamento dei rapporti con la maggioranza. La parlamentare crotonese dapprima lascia l’Udc per aderire al gruppo misto e successivamente passa all’opposizione entrando a far parte della pattuglia della Margherita, dove ricopre il ruolo di responsabile del Terzo settore. Alle elezioni politiche del 2006 arriva la candidatura nella lista dell’Ulivo in Calabria. Rieletta a Montecitorio, l’esponente della Margherita diventa vicepresidente della commissione Affari sociali. Da componente della commissione bicamerale sull’infanzia porta avanti con caparbietà politiche in favore degli adolescenti occupandosi in più di cooperazione internazionale attraverso diverse missioni nel mondo volte alla tutela della salute dei più piccoli. Dal 2007 è la fondatrice e presidente dell’Opaf- Osservatorio Parlamentare Accessibilità e fruibilità che, insieme ad una cinquantina di parlamentari, ha l’obiettivo di promuovere un’opera di monitoraggio a trecentosessanta gradi al fine di favorire l’eliminazione delle barriere non solo architettoniche ma anche culturali e psicologiche. Candidata alle elezioni primarie del Partito Democratico, la caparbia Dorina viene eletta nell’assemblea costituente nazionale in una lista a sostegno del segretario nazionale Walter Veltroni. Alle elezioni politiche del 2008 viene eletta al Senato, dove assume il ruolo di capogruppo democratico nella commissione Igiene e sanità. Membro della commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro ed in particolare sul fenomeno delle cosiddette “morti bianche”, la senatrice del Pd diventa membro della commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale e della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Nel corso della legislatura la presidente dell’Opaf entra far parte inoltre della commissione parlamentare sulle questioni regionali. Sensibile ai valori cattolici ed alla morale cristiana, la senatrice calabrese diventa presidente onorario dell’associazione “Dossetti: i valori”. Dal 2009 inizia una fase di progressivo allontanamento dal Pd. Eletta capogruppo in commissione Sanità al posto di Ignazio Marino, noto per le sue posizioni laiche in materia di fine vita, da subito invoca la libertà di coscienza sul voto al ddl Calabrò sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, suscitando critiche e prese di posizione avverse all’interno del partito. Nel Marzo del 2009 la senatrice piddina è al centro di un attacco lanciato da Debora Serracchiani. Dal palco dell’assemblea nazionale dei circoli democratici, a proposito del dibattito inerente il testamento biologico la deputata europea afferma :”E’ giusta la libertà di coscienza ma trovo che sia un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo alla commissione Sanità del Senato chi non è portatore della posizione prevalente del partito”. Preso atto dei forti dissidi interni e della difficoltà di coniugare i propri valori alle posizioni del Pd, Dorina rilascia un’intervista al Corriere della Sera, nella quale annuncia il ritorno nell’Udc, denunciando lo spostamento a sinistra del Pd e precisando allo stesso tempo di sentirsi ormai solo ospite. Tornata nel partito di Casini, l’ex senatrice Pd diventa vicepresidente del gruppo Udc, Svp, Io sud e Autonomie ed entra a far parte della commissione Lavori pubblici e comunicazioni. Da quest’anno fa parte inoltre della commissione Industria, commercio, turismo. Fra le battaglie più sentite condotte con tenacia dalla parlamentare centrista vanno annoverate quella contro la violenza sulle donne e sui minori e l’azione di denuncia e contrasto contro gli sprechi e la cattiva gestione della sanità, in particolar modo nella sua amata Calabria, che figura fra le regioni più colpite da episodi legati alla malasanità. Fra i pilastri dell’azione politica della vicepresidente dell’Udc anche l’attenzione nei confronti dei giovani e delle donne :"Credo in una politica giovane e nei giovani in politica – ha chiarito di recente – e in questo senso ho presentato una proposta di legge per porre un limite d’età per candidarsi, favorendo l’inserimento dei giovani nelle istituzioni. Ma credo anche nell’impegno femminile, per questo ho maturato un tracciato politico come donna e a dispetto dell’età”. Elegante e sobria, da alcuni mesi l’astro nascente del partito di Casini fa capolino in tv. Diretta e mai fuori posto, Dorina Bianchi è riuscita a ritagliarsi un proprio ruolo in un panorama politico tutt’altro che facile per una donna testarda e orgogliosa come lei, pronta a sfidare posizioni di rendita e luoghi comuni.

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